Missione medaglia? Ni. Per le 24 partecipanti dei prossimi europei l’obiettivo di salire sul podio sarà certamente uno stimolo, ma non l’ambizione trainante: come in tutte le edizioni che precedono di un anno l’avvenimento olimpico infatti quello che più premerà raggiungere sarà il pass per i Giochi, e a staccare il biglietto per Londra saranno solamente le due finaliste, almeno per ora, mentre quelle classificatesi tra terza e sesta piazza parteciperanno al preolimpico. Europei da vedere come qualificazioni insomma, dove per molte squadre fare bella figura non potrà essere esibita come prova di sufficienza. Per la prima volta il numero delle partecipanti è stato allargato a 24 dalle classiche 16, sintomo di un aumento del livello medio delle singole nazionali e probabilmente anche dell’aspettativa di un maggior ritorno dal punto di vista mediatico, di pubblico e di carta frusciante of course.I 4 gironi sono già stati sorteggiati, vediamoli assieme:
Girone A |
Girone B |
Girone C |
Girone D |
Spagna |
Serbia |
Grecia |
Slovenia |
Turchia |
Francia |
Croazia |
Russia |
Lituania |
Germania |
Montenegro |
Belgio |
Gran Bretagna |
Israele |
Macedonia |
Georgia |
Polonia |
ITALIA |
Bosnia-Erzegovina |
Bulgaria |
? |
Lettonia |
? |
Ucraina |
Indubbiamente a prima vista possono saltare all’occhio un paio di osservazioni: un qual certo non equilibrio nella composizione dei gironi, un grande calderone balcanico nel C e per quanto ci riguarda, ci sarà da sudare e anche parecchio. Detto per inciso c’è poco da lagnarsi perché se è vero che poteva andare meglio bisogna pure riconoscere che la posizione della nostra nazionale è frutto delle pessime annate precedenti avare di risultati e senza il sopracitato allargamento delle squadre avremmo dovuto sostenere un altro mini gironcino di poco antecedente agli europei per poter sperare di qualificarci, avendo fallito ancora una volta in quello precedente che guarda caso è stato vinto da Israele e includeva pure la Lettonia: in sostanza una fresca possibilità di riscatto.
Analizzare le nazionali ed il loro potenziale è un bel giochino seppur sterile: le formazioni sono solo frutto di supposizioni, in realtà i roster andranno formandosi man mano che ci si avvicinerà all’appuntamento baltico e saranno dettati da infortuni, voglia, miriadi di altre valutazioni tecniche e non, dunque mi addentro in un affresco fine a se stesso ma che comunque è divertente provare a dipingere.
Il gruppo più difficile mi sembra quello A: è vero che si qualificano le prime tre per la seconda fase, ma inserire potenziali candidate alla vittoria come Spagna, Turchia e Lituania già dall’inizio trasformerà il girone in una lotta tra squali; sarà interessante vedere il primo che azzannerà.
Juan Carlos Navarro "la bomba"
Dovessi piazzare un soldino, io lo metterei sui padroni di casa qualunque sia la formazione con cui verranno giù, la spinta che arriverà dagli spalti dei palazzetti di questo staterello in cui il gioco inventato dal professor Naismith è lo sport nazionale aiuterà e non poco, fermo restando che questi sono tosti sia se le stelle rispondessero alla chiamate ( i vari Kleiza, Kaukenas, Javtokas, Songaila, i gemelli Lavrinovic e parere personale l’immarcescibile Jasikevicius) sia che non lo facciano. Gli iberici sono sembrati appannati nei mondiali della scorsa estate ma a livello di talento puro li reputo ancora i numeri uno e forse neanche di poco: più che gli NBA in generale bisognerà vedere se parteciperà il principe catalano, fermo restando che pure senza Pau gli spagnoli potendo contare sul campionato più competitivo d’Europa hanno il potenziale sufficiente per vincere comunque con i vari Navarro, Llull, Gasol Jr. e Fernandez, e magari il problema sta proprio qua, ossia nel togliersi di dosso il complesso di superiorità e mettersi a sudare in pantaloncini e canotta come gli altri: nessuno vince sulla carta. Dei turchi argentati nei mondiali casalinghi posso dire che sono lunghi, ma lunghi davvero, e voluminosi, con Erden e Asik che avranno alle spalle la loro prima annata oltreoceano, Turkoglu che ha ritrovato vena nei Magic, Ilyasova, il possibile rientro di Okur, senza citare gli europei, da Tunçeri a Gonlum. Che passino il turno le tre corazzate è abbastanza scontato come una tripla di Ray Allen, ma attenzione alle sorprese che possono venire dalle guastatrici Gran Bretagna e Polonia. I sudditi di Sua Maestà ritengo che tutt’oggi abbiano un rapporto freddino con la palla a spicchi, ma attingono dalle doppie cittadinanze provenienti dall’Africa e dunque potrebbero schierare Luol Deng, stella delle qualificazioni, Ben Gordon, Azubuike e Mensah-Bonsu che proprio gli ultimi arrivati non sono e qualche grattacapo potrebbero crearlo, amalgama permettendo. I polacchi invece vantano un giocatore NBA, il buon Marcin Gortat, ed una solida squadra cresciuta negli ultimi anni anche grazie all’assidua partecipazione all’Euroleague del Prokom, che non avrà sfornato fuoriclasse ma ha il merito di aver espanso e consolidato il movimento cestistico all’interno dello stato. Giocando contro i più forti si migliora ed ora anche la Polonia merita la sua considerazione. Per quanto riguarda la sesta che ancora deve uscire dal triangolare tra Portogallo, Finlandia e Ungheria con queste due ultime da me favorite, credo avrà un compito come quello dello sparring partner di George Foreman prima dell’incontro con Alì a Kinshasa: scomodo.
Il gruppo C è quello più singolare, una formazione ancora deve essere assegnata dal triangolare di cui sopra come nel caso del girone A ma i 4/5 saporano di ex-Jugoslavia e la testa di serie, trattasi della Grecia, sul piano geografico si colloca comunque in zona balcanica. Prevedo esiti frizzanti, nonostante le due compagini maggiormente talentuose delle 6 repubbliche una volta unite si collochino altrove, parlo di serbi e sloveni. Occhio alla new entry Montenegro guidata da Pekovic che potrebbe recitare la parte del più classico sassolino nelle scarpe che ti rende claudicante. Qualche prurito potrebbero crearlo anche la Bosnia di Teletovic e la Macedonia, se schiererà McCalebb e Greene, americani purosangue entrambi protagonisti nel campionato italiano. Sulla questione elargizione passaporti poi meglio sorvolare..
Tomic prega per una medaglia..
La Croazia invece garantisce tutt’altra sostanza, potendo contare su ottimi elementi a livello europeo orchestrati da Popovic, che dirigerebbe calibri come Tomic, Vujcic, Ukic, Planicic.Per ultima quelle che io considero la prima, la Grecia, deludente negli ultimi mondiali ma mai da sottovalutare nell’organico e nella capacità di far gioco ed essere avversaria tignosa. Le due eterne protagoniste nel panorama europeo dei club forniscono di numerosi elementi alla nazionale, solo per citarne due Spanoulis e Diamantidis, forse il giocatore più versatile del vecchio continente, ma i greci sono ben coperti in tutti i ruoli, con panchina lunga e dovessero imbroccare l’estate giusta io li vedrei proiettati molto in alto.
Il gruppo D per le mie conoscenze mi pare quello di livello più basso, con due nazionali qualificate, Slovenia e Russia, e 4 comparse di medio-bassa qualità a giocarsi la terza piazza.Sugli sloveni sempre stessa solfa, tanti nomi, tanto talento, quest’anno concomitanza con un’ottima stagione dell’Olimpia Lubiana ma mancanza cronica del quarto per fare il dollaro, però la legna c’è coi vari Dragic, Udrih, Nachbar, Slokar, Brezec, Lakovic, Becirovic, Smodis e soci, quel che si aspetta è la scintilla incendiaria in senso buono, abbandonando le lotte tra galli di cortile.I russi sono incappati in una pessima stagione a livello di club in Euroleague, ma dovessero poter contare sulla presenza di Kirilenko e della loro batteria di lunghi potrebbero rivelarsi pericolosi, e ostentare qualche pretesa di podio se funzionasse la cabina di regia, cosa di cui dubito.
Axel renderà il Belgio protagonista?
L’ultimo posto che garantirà l’accesso alla fase successiva sarà forse affare tra belgi e georgiani, il che è tutto dire: di entrambe le squadre conosco poco, anche se la scorsa estate il Belgio si è piazzato alle spalle dei britannici nel girone di qualificazione. Nomi noti? Da me, solo Van Der Spiegel, Hervelle per i trascorsi al Real e Mbenga che porta fisicità e.. Nella squadra del Caucaso invece la stella polare mi azzardo a dire dovrebbe essere Zazulone Pachulia, per il resto anche qui colpevole vuoto assoluto.Ancora meno saprei sbilanciarmi sull’Ucraina della coppia di lunghi Fesenko – Pecherov e sulla Bulgaria, ma mi sentirei sicuro di affermare che non saranno protagoniste.
Per ultimo il nostro raggruppamento, dove parere mio sono capitati i due top team più talentuosi ma al contempo discontinui assieme agli sloveni, il che può significare da un lato una chance di batterli e dall’altro la possibilità di essere piallati come dei manifesti. Testa di serie formalmente rimane la Serbia che vanta sì qualche uomo accasato oltreoceano, ma di cui forse potrebbe e dovrebbe privarsi per trarne vantaggio, riferimento a Darkone Milicic e al detrito ambulante Stojakovic in primis seguiti a ruota dallo snow man Radmanovic; su Krstic nutro qualche perplessità, nel senso che non ritengo sposti troppo però male non fa ed in effetti in Turchia era l’unico presente. I migliori in Europa mi sembrano Rakocevic su tutti tampinato da Teodosic, MVP dell’ultima Euroleague, ma è anche vero che negli scorsi mondiali han fatto strada perché privi di stelle appagate, soprattutto dal lato economico, ed infarciti di giovani (Keselj, Bjelica, Perovic,..) con la famosa fame di rivelarsi al grande pubblico ad affermarsi su un palcoscenico importante (il più anziano dei dodici doveva essere il 27enne Savanovic, esordiente in nazionale), politica che in Serbia tende a pagare perché possono attingere da un serbatoio dalla profondità e qualità secondo a nessuno, almeno a livello europeo.Diverso il discorso per la Francia, che sfrutta il talento dei giocatori neri (l’ultimo bianco di valore che ricordi è Foirest, e sì è un po’ datato) e potrebbe tranquillamente schierare un quintetto composto interamente da NBA e pure di livello con Parker, Pietrus, Batum, Diaw e Noah, tenendo in panchina atleti come Beaubois, Turiaf o Mahinmi che contro compagini europee potrebbero assolutamente spostare l’ago della bilancia. I transalpini vantano buoni giocatori anche nella vecchia Europa, come Gelabale o De Colo, ma è chiaro che un effettivo valore alla compagine francese dovrebbe essere dato sapendo quanti giocatori NBA schiererà e soprattutto se tra questi risulterà o meno monsieur Tony, che ritengo da facile profeta l’uomo che potrebbe avanzare la candidatura dei galletti al titolo e non solo ad una onorevole posizione.Anche le altre nostre tre avversarie vantano un giocatore NBA, ed è ovvio che la Germania ne sia quella più condizionata: tutto inizia e finisce con Dirk che eventualmente potrebbe essere coadiuvato da Kaman, infortunato da una vita ai Clippers che tempo addietro aveva legato una sua partecipazione alla nazionale solo se in compagnia del tedesco di Dallas, il quale dalla sua non ha ancora preso una posizione ufficiale sull’argomento: vorrebbe esserci perché le Olimpiadi sono un sogno ma dipenderà da molti fattori, di salute, logoramento e risultati della stagione americana, suppongo. Negli ultimi mondiali si è messo in risalto Jagla, anche se togliendo l’acuto della vittoria in over time sui serbi i teutonici non han combinato granchè.
Casspi sarà un brutto cliente
Israele ha tra le sue fila il gioiellino Omri Casspi, ma l’ala dei Kings è parte di una struttura di squadra più estesa ed equilibrata, dove incidono anche Halperin, Eliyahu, Burstein, Blu: un brutto cliente che infatti già ci ha battuto nel primo girone di qualificazione verso la Lituania.Abbiam calato le braghe pure di fronte alla Lettonia con cui abbiam perso una sfida su due, ma nonostante possano contare su Biedrins non vedo i lettoni come autentico ostacolo: se non si battono significa che è meglio impacchettare le valigie e tornarsene a casa, che la competizione non è per i nostri denti ancora da latte.
Infine noi, l’Italia: non abbiamo mai giocato con tutti e 3 gli NBA assieme, l’estate scorsa con i soli B&B abbiam fatto vedere alcuni buoni sprazzi pur se niente di trascendentale, quel che più deve incoraggiare è che abbiam mostrato miglioramenti nel gioco e nell’atteggiamento man mano che si creava amalgama ed abitudine al giocare assieme, il che comunque è palese ad oggi non basterebbe per far strada in un campionato che si annuncia bello tosto. Io son convinto che se Danilo venisse potrebbe cambiare e non di poco le nostre prospettive, pur senza addossargli un fardello eccessivo di aspettative. Secondo me tra i 3 è quello con maggior personalità, voglia di vincere, atteggiamento di coinvolgimento nei confronti dei compagni, tralasciando la parte tecnica, ovvero quello che può portare e modificare in attacco più che dietro, ed è tanto. Se è vero che il leader puramente realizzativo continuo a pensare sia Bargnani, quello che prende in mano la squadra potrebbe essere Gallinari. Qualche giocatore lo abbiamo anche in casa nostra, penso a Mancinelli, Gigli, Poeta, Amoroso, Maestranzi, Datome, Carraretto, Crosariol, Amadori: nessun fenomeno ovvio ma quel che dovrebbe contare per noi è la chimica nella formazione. Ricordo sempre che la generazione precedente a questa ha occupato ogni gradino del podio a livello europeo ed ha vinto il meraviglioso argento olimpico ad Atene senza avere fuoriclasse ma un gruppo di ottimi giocatori che sapeva essere squadra con la S più che maiuscola. Ovviamente trasportare tutte le parole ed i buoni propositi in campo non sarà operazione semplice, ma l’estate scorsa sembra essersi avviato il rodaggio dopo gli ultimi anni colmi di prestazioni opache. Possiamo anche credere e sperare che i 3 figli d’oltreoceano abbiano macinato chilometri che li abbiano fatti crescere in esperienza, prontezza, leadership. Il resto lo dirà il campo.
In definitiva io ritengo ci siano sette compagini che se la possano giocare : Spagna, Turchia, Lituania, Serbia, Francia, Grecia e Slovenia, con la Croazia e la Russia a traino. Onestamente l’Italia non saprei dove collocarla, le mie sono più speranze che convinzioni, però giocarcela per il terzo posto nel girone dovrebbe essere obiettivo primario ed abbordabile, da lì in poi si va avanti partita dopo partita senza tanti calcoli che fan sempre male, soprattutto se si pensa che le partite successive dovrebbero essere contro le tre big del gruppo A, salvo sorprese.
Se dovessi dare il mio podio virtuale, pronto ad essere sconfessato dai fatti, ad oggi dico:
- Spagna
- Lituania
- Grecia
E voi?